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Pagina:Memorie storiche della città e del territorio di Trento - parte prima.djvu/112

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della naunia. 101

nopolitanum, in cui il racconto fa di questo martirio, chiama la Valle di Non Regio Anagnia. Egli è dunque manifesto, che l’Anaunia o Naunia, di cui parlano gli antichi scrittori, è la Valle di Non, la quale ha pure per tutti i secoli successivi fino a’ nostri giorni conservato sempre e ritenuto lo stesso nome d’Anaunia. Che poi S. Vigilio nel quarto secolo, allorchè declinava sempre più, e corrompevasi la lingua latina, l’abbia chiamata Anagnia, e che da Paolo Diacono siasi detta Anagnis, e siasi pur fatto da questo scrittore il vocabolo indeclinabile, ciò non dee recar maraviglia; perchè di queste leggiere mutazioni di nomi con aggiungervi, o togliervi nell’andare de’ tempi qualche lettera infiniti altri esempi si trovano.

Ma esaminiamo ora, come, e perchè sia avvenuto, che chiamisi oggi in italiano Valle di Non quella, che in latino chiamavasi, e chiamasi Naunia o Anaunia, e perchè i suoi popoli che in latino erano detti Naunes, Nauni, chiaminsi volgarmente Nonesi. Il castello o luogo principale chiamato Naunium o Anaunium abbiam detto più sopra essere verisimile, che fosse nello stesso luogo, ov’è l’attuale Castel Nano alla destra del Nos, ed ove è pure il villaggio chiamato del pari Nano, attesa la conformità o l’indentità del nome, ch’esso conserva anche oggidì; ma checchè siasi del sito, in cui fosse l’antico castello o il luogo principale della Valle detto Naunum o Anau-