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42 | memorie storiche della città |
mente all’Impero. Essi avevano prima invasa una parte della Pannonia, e condotti da Alboino loro Re partirono di là con tanta fidanza di fissare la loro sede in Italia, che trassero seco e mogli, e figliuoli, e bestiami, e quanto di mobili avevano nel nativo loro suolo. Essi si scaricarono di primo tratto sulla Venezia, la qual provincia occuparono con poco ostacolo. Alboino continuò le sue imprese, ed occupate egualmente tutte le altre città finitime, e fra queste anche Trento, fu in Milano coronato Re l’anno 569. Ucciso Alboino per cospirazione della Regina Rosmonda sua moglie, ch’era stata da lui altamente offesa, fu eletto Re Clefi o Clefone, il cui regno non durò che tre anni. Dopo la sua morte i primarj ufficiali longobardi cangiarono il governo monarchico in aristocratico o misto, e diviso il Regno in trenta sei Ducati stabilirono nelle principali città e territori un Duca per governarli. Uno di questi Ducati fu quello di Trento, ch’ebbe sempre il suo proprio e particolar Duca fino all’estinzione del Regno longobardico. Dopo dieci anni d’interregno fu eletto a nuovo Re Autari figlio di Clefi o Clefone, il quale fu il terzo Re d’Italia della stirpe de’ Longobardì.
Gl’Imperatori greci non potendo nè difendere validamente le terre, che ancor restavano all’obbedienza loro in Italia, nè ricuperare le già perdute per la debolezza, in cui trovavasi allora l’Impero orientale, sollecitarono