Pagina:Memorie storiche della città e del territorio di Trento - parte prima.djvu/52

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e del territorio di trento. 41

so. Allorchè si considera l’Italia, di cui il nostro paese fu pur sempre una parte, giunta al più alto grado di possanza e di gloria, l’Italia, dico, signora del mondo nuotante per sì lungo tempo nelle ricchezze e nella prosperità, divenuta poi preda di barbare nazioni, ed il teatro delle più orribili calamità e sciagure, spogliata e devastata, le sue città in gran parte arse e distrutte, i suoi abitanti trucidati da barbare e selvagge genti, non può non esclamare seco stesso: Heus rerum humanarum vicissitudo! I popoli soggetti al romano Impero vivendo in mezzo a tutti gli agi ed alle ricchezze, ammolliti e snervati dal lusso avevan perduto tutto l’antico loro coraggio, nè più avvezzi al maneggio dell’armi niuna resistenza opponevano a quelle feroci orde. Fu un gran fallo degl’Imperatori romani il non addestrare i popoli a trattar l’armi, ed agguerrirli e renderli atti a difendere le loro patrie contro le barbariche invasioni, con istituire per tutto milizie nazionali, ed istruirle nell’arte della guerra, e negli esercizj militari. Ma veniamo al Regno de’ Longobardi.


DEL REGNO DE’ LONGOBARDI.

I Longobardi nazione germanica non molti mesi dopo la morte di Narsete si gittarono in quella parte d’Italia, che da essi prese poi il nome di Lombardia, e la ritolsero presta-