Pagina:Memorie storiche della città e del territorio di Trento - parte prima.djvu/65

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54 memorie storiche della città

sercitavano ne’ loro governi, mal soffrivano di dover esser subordinati ed ubbidienti al capo sovrano della nazione. Anche il Re Ariberto Bavaro d’origine, e nipote della Regina Teodelinda governò l’Italia con senno e moderazione. Grimoaldo pure e Bertarido regnarono con lode di giustizia e d’equità; ma il regno di quest’ultimo fu turbato da guerre civili. Troppo lungo sarebbe il narrare tutti gli avvenimenti, ch’ebber luogo durante il regno de’ Longobardi in Italia, ed io toccherò solo ciò che riguarda il nostro paese.

Alachi o Alachisio Duca di Trento aveva data una sconfitta al Duca di Baviera, il cui dominio stendevasi allora fino a Bolgiano. Gonfio Alachi per questa vittoria si ribellò dappoi al Re Bertarido suo signore, il quale volendo punirlo della sua ribellione si portò ad assediarlo in Trento; ma Alachi sortito di città colla sua guarnigione diede una rotta al Re, che dovette precipitosamente fuggire. Il Re poscia gli perdonò per intercessione del proprio figlio Cuniberto, e lo fece inoltre Duca di Brescia; ma morto Bertarido, Alachi con insigne ingratitudine e perfidia si ribellò anche al Re Cuniberto pel desiderio di salire egli stesso sul trono. Messi a parte de’ suoi disegni alcuni Longobardi suoi amici, e tra gli altri principalmente due potenti cittadini bresciani Aldone e Gramone fratelli, entrò con essi in Pavia in tempo che il Re era fuori, ed occupato il palazzo reale si