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58 | memorie storiche della città |
lunghe guerre coi Duchi di Benevento, ma che ebbero luogo solo in quella contrada, nè turbarono punto durante i vent’anni del suo regno la pace di tutto il rimanente d’Italia, la quale perdette in esso uno de’ migliori Principi. A Lodovico II. succedette nel Regno d’Italia e nell’Impero Carlo il Calvo Re di Francia. A questo succedette Carlomanno, ed a Carlomanno Carlo il Grosso, col quale perì il lignaggio dei Carolingì; ossia dei discendenti da Carlo Magno.
Non si dee tralasciar d’osservare, che dopo la caduta di Desiderio ultimo Re dei Longobardi avvenuta l’anno 774 fino al regno di Carlo il Grosso, che fu proclamato Re l’anno 879, tutta quella parte d’Italia, che s’estende dal Tevere fino alle Alpi, e per conseguenza anche il Trentino goderono quasi pace perpetua e sicura non meno dagli assalti de’ nemici stranieri che da’ movimenti di guerre intestine, e quantunque i discenti di Carlo Magno mosse abbiano più volte le armi gli uni contro gli altri, l’Italia ebbe la sorte di non essere mai il teatro di quelle guerre.
Fino dal nono secolo i Vescovi avevano in Italia come altrove ognuno nella sua città e diocesi autorità grandissima nel temporale per concessione e voler dei Re. Le lettere e le scienze erano decadute sì fattamente, e tal era l’ignoranza universale in Italia, che chiamar convenne i maestri dagli ultimi confini