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placitis, cunctisque functionibus, et redibitionibus a nostro jure et dominio in suum jus et dominium trasfundendo in perpetuum damus, atque tradendo confirmamus: ed in tal guisa gli donò pure Comitatum Bauzanum cum pertinentiis.

La città di Trento dopo la donazione di Corrado passata nel temporale dominio de’ suoi Vescovi non peggiorò punto sua condizione; poich’ella divenne la capitale d’un vasto territorio, che cominciando alla Chiusa di Verona estendevasi di qua e di là dall’Adige fino alla Chiusa di Bressanone. Ella divenne la città di residenza de’ suoi Principi, che in essa avevano la loro corte, ed in essa erano stabiliti i supremi tribunali di giustizia, e di governo. Il Principato di Trento insieme colla città fu ne’ susseguenti secoli invaso più volte, ed occupato da armate inimiche, ed alcuni de’ suoi Vescovi Principi dovettero pure per un tempo andar esuli dal loro Stato, ma essi il ricuperaron poscia in gran parte, e dopo le sofferte perdite conservaron ancora un considerabile avanzo del loro antico dominio, formante fino al tempo della secolarizzazione de’ Principati ecclesiastici la popolazione di cento ottanta mila anime. Trento fino a quest’epoca fu costantemente la capitale del Principato, e la residenza dei suoi Principi Vescovi. Essa aveva un illustre Capitolo, a cui apparteneva il diritto d’eleggere e di dare un Vescovo alla Diocesi, ed