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Lasciata una piccola guarnigione in città e fatte occupare le posizioni di Faia e Baglione, il generale Fiorella affidando il comando delle truppe rimaste al capo battaglione Depersamond s’avviò anch’egli verso S. Michele.


Lettera del Generale Fiorella al Governatore del forte.


Signore, le schiere vittoriose della repubblica francese sono in questa città. Io v’intimo a suo nome di rimettere la fortezza che voi occupate, e vi prevengo nello stesso tempo che se voi ordinate il menomo fuoco, la menoma ostilità contro le truppe francesi, che sono attualmente in Ceva, o che vi giungeranno in avvenire, nè voi nè la vostra guarnigione potrete sperar quartiere o capitolazione.

Le intenzioni del generale in capo dell’armata d’Italia, che io sono incaricato di trasmettervi essendo formali a questo riguardo.

Pronta risposta; lo vogliono i vostri interessi.

Ceva 29 germinale an. 4 della repubblica.


Il Re Vittorio Emmanuele I al suo ritorno in Piemonte fece onorevole menzione di così prode militare, come si legge nella Storia di Crescentino del Buffa.                (A.B.)