Pagina:Memorie storiche della città e marchesato di Ceva.djvu/376

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6° Il sera accordé le passage par le chemin le plus court aux courriers extraordinaires et aides-de-champ que le général en chef de l’armée française voudrait envoyer à Paris, ainsi que pour le retour.

7° Toutes le troupes, officiers et équipages de guerre à la solde du roi de Sardaigne, qui font parties de l’armée autrichienne en Italie, seront compris dans la dite suspension. Le roi de Sardaigne gardera en ôtage les Autrichiens qu’il aurait dans son armée.

8° La Citadelle de Ceva sera rendue, ou l’armée sera maitresse continuer le siége de celle forteresse.

Signé: Bonaparte.



Credo non inopportuno il registrare qui l’indicazione di alcune carte riguardanti il marchesato di Ceva, e che si trovano nei Regi Archivii.

Vendita di Olderico detto Manfredo marchese figlio del marchese Manfredo, col consenso della Contessa Berta sua moglie a favore del prete Alfredo fu Rodolfo, del castello con due Cappelle dedicate alla B. Vergine ed a S. Nazaro, con tutte le sue pertinenze e giornate 350 situate nel luogo e territorio di Lesegno per il prezzo di soldi 100 d’argento, e ciò alla presenza di Adalberto Giudice ed inviato dello Imperatore. L’anno 10 dell’Impero di Enrico II li 26 luglio (la data dev’essere del 1024).

Particola della convenzione tra Emmanuele e Giorgio fratelli e figli di Guglielmo marchese di Ceva, e Michele e Pagano suoi fratelli in esecuzione della divisione tra essi seguita, per la quale detti Emmanuele e Giorgio han ceduto