Pagina:Memorie storiche di Arona e del suo castello.djvu/38

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24 memorie storiche di arona

ritengo delle prime state fabbricate in Arona, e probabilmente sulle rovine di un’altra che colà esisteva, di proprietà del conte fondatore; a ciò argomentare m’induce l’essersi in quella casa ritrovata l’urna sepolcrale citata nel primo libro e gli indizi di antichità che nel seguito di queste memorie avremo luogo di rimarcare.

Si ignora il nome del primo abbate di questo monastero; egli è però probabile che sia stato lo stesso conte fondatore, mentre nella cronaca surriferita in di lui proposito si legge: Sed quia miles sæculi, miles maluit effici Christi. Pare che egli, fondato il monastero, abbia vissuto il rimanente de’ suoi giorni nel medesimo in qualità di capo e fondatore, il che si rende anche più verosimile dalle espressioni dell’epigrafe avanti citata. Si ignora pure il nome di famiglia di questo conte Amizone per l’uso di que’ tempi di indicare le persone, e specialmente le qualificate, col solo nome di battesimo, omettendo per lo più il cognome 1. Non posso però concorrere nel sentimento di quelli che lo vogliono conte di Angera e del Seprio 2, ed uno degli ascendenti della famiglia Visconti sia perchè questa, come già dissi, nell’anno 979 non era ancora conosciuta sul Verbano, nè si trova alcuno dei Visconti che in tal epoca fosse conte del Seprio, sia perchè nella cronaca viene qualificato Comes Amizo Stationensis, atque Sepriensis comitatuum incola ; il che, come dice il

  1. In proposito del che il conte Verri nella Storia di Milano, tom. I, cap. 6, dice: «I cognomi cominciarono a formarsi nel secolo XI, e nel XII erano generalmenre praticati. La maggior parte ebbe l'etimologia dai luoghi donde traeva l'origine, ovvero dove dimorava la famiglia.
  2. Il P. Pertossi, pag. 91, chiama Obizzo Visconte coute di Augera e del Seprio, appoggiato all’opinione di Galvagno Fiamma.