Pagina:Memorie storiche su la vita gli studj e le opere di Lionardo da Vinci.djvu/149

Da Wikisource.
138 MEMORIE STORICHE

4. Dell’azione del sole sull’Oceano. Pensa Lionardo che in conseguenza di questa azione l’oceano equinoziale s’inalzi, e l’acqua, cadendo dai due lati verso i poli, ristabilisca l’equilibrio. Halley sul finire del secolo xvii ha applicato questo principio ai movimenti dell’atmosfera, e ai venti etesii, o regolari.

5. Dello stato antico della Terra. Era Lionardo un buon osservatore orittologo. Vide gli strati di conchiglie marine in mezzo alla terra-ferma, e sui monti, ne’ quali pur vide degli ammassi de’ ciottoli fluitati; e argomentonne (e il primo fu fra i moderni filosofi che sì rettamente ragionasse su quest’oggetto) che il mare siasi a poco a poco ritirato, mentre la terra, che le acque portavano giù da monti formando nella loro discesa le vallate, andava in istato di fango a coprire i corpi marini, il qual fango indurissi poi e cangiossi in sasso. Egli pensa che il fondo del mare in cui stanno i corpi marini, che poi si petrificano, possa sollevarsi, col precipitare de’ corpi più pesanti verso il centro della terra. Se questa opinione non è ben certa, può stare almeno con molte altre congetture che i filosofi formarono; e mostra che Lionardo ha considerata la cagion del fenomeno in una maniera conforme al meccanismo della gravitazione.

6. Della fiamma e dell’aria. Lionardo dice d’una maniera chiara e precisa, che