Pagina:Memorie storiche su la vita gli studj e le opere di Lionardo da Vinci.djvu/163

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152 MEMORIE STORICHE
. . . . . . . . Arcus
Ipse triumphalis jam designatus equestris
Excepturus Heri fulgentia signa colossi.

XL. Di questo colosso già molto s’è detto, ond’argomentare quanto ei fosse abile plasticatore e statuario. Ch’egli abbia scolpito in marmo nessun cel dice; ma certo è che ottimi precetti egli dà anche per questa maniera di lavoro nel capo cccli del Trattato della Pittura, e che anche per lavorare in marmi s’offerì a Lodovico il Moro1. Quale eccellente plasticatore egli è commendato dal Paciolo, dal Vasari, e dal Lomazzo2, il quale gloriavasi d’avere nel suo studio »una testicciuola di Cristo fanciullo fatta dal Vinci, nella quale si vedeva la semplicità e purità accompagnata da sapienza intelletto e maestà«. Il nostro card. Borromeo, nel ragguaglio delle pitture ond’era ricca la sua galleria da lui unita alla biblioteca, parlando del quadro (che or è a Parigi) dipinto dal Luino sul disegno del Vinci, scrive che a giorni suoi vedeasi ancora formato in creta il Bambino che aveagli servito di modello3.

Che del mentovato colosso avesse il Vinci fatto prima il modello in cera cel dice Vasari4.


  1. Pag. 26.
  2. Tempio della Pittura, pag. 42.
  3. Musaeum, pag. 22. Edit. Mediol. 1625.
  4. Vita di Lionardo da Vinci.