Pagina:Memorie storiche su la vita gli studj e le opere di Lionardo da Vinci.djvu/176

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DI LIONARDO DA VINCI. 165

dersi che legga il capo cccliii del suo Trattato di Pittura, in cui insegna il modo di dipingere in tela e a tempra, e nol disapprova nè move difficoltà sulla esecuzione; o legga il Vasari il quale chiaramente dice che Lionardo »studiò in ritrarre dal naturale o da modelli..... sopra a certe tele sottilissime di renzo o di pannilini adoperati ec.«; e legga poi il Lomazzo che, ragionando del Cenacolo vinciano, scrive che diedesi a dipingerlo a olio, laddove dianzi dipingeva a tempra.

De’ quadri in tela uno ne dipinse egli che collocato fu nel semicircolo sopra la porta della chiesa delle Grazie1. Uno ve n’ha in casa Venini, cui, le memorie della famiglia Mauri da cui l’ebbe, dicono di Lionardo, sebbene valenti pittori sospettino che sia stato eseguito su cartone vinciesco da Bernardino Luino. Un altro ne acquistò non ha guari il mio già lodato collega Mussi, che potendo più agevolmente essere esaminato, benchè sia, com’egli dice, una superba ruina d’antico edificio, ben mostra d’esser lavoro se non di Lionardo medesimo, almeno di qualche abile e intelligente scolare, che ne ha adottati, ed eseguiti gl’insegnamenti tutti. Esso è dipinto su tela di renzo sottile, e probabilmente anche usato, qual la descrive Vasari; e dipinto


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