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DI LIONARDO DA VINCI. 181

mato dall’esilio, a cui accortamente aveanlo condannato la vedova duchessa Bona, e ’l sagace di lei ministro Simonetta, per vendicarsi di loro e dominare, fece sì che il figlio Gian-Galeazzo togliesse alla madre le redini del Governo, come dicemmo, suggerigli pure il pensiere di rendere navigabile il canale della Martesana, e in di lui nome emanò in data de’ 16 maggio 1483 il decreto di ciò eseguire. »E benchè per esso naviglio (ivi leggesi) ne segua molti beni per il macinar delli mulini e per adacquar li prati, non di meno il più principale e singolar beneficio che ne seguita si è per il navigare, per il quale si ha da render copiosa ed abbondante di vettovaglie, e di mercantie essa nostra città ec.« Dalle quali parole apertamente rilevasi, che allora l’acqua dell’Adda bensì pel canale della Martesana a Milano venia, ma non serviva alla navigazione voluta da Gian Galeazzo o piuttosto da Lodovico; il quale per averla ottenuta venne poi da Lanciano Curzio largamente commendato1.

XLIX. A chi il Moro la direzione di quest’opera sul principio affidasse non bene il sappiamo. Vedemmo che una conca v’era bensì presso san Marco, molto prima della venuta di Lionardo a Milano (che fu ap-

  1. Sylvar. lib. 1.