Pagina:Memorie storiche su la vita gli studj e le opere di Lionardo da Vinci.djvu/98

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DI LIONARDO DA VINCI. 87

tentica copia. È questo una patente in pergamena, che il mentovato duca Valentino diede a Lionardo, e che trascrivo a piè di pagina1.

XXII. In questi anni, e, se crediamo al Moreri, precisamente nel 1503 Lionardo fu incaricato di dipingere nella sala del consiglio di Firenze un tratto luminoso della storia fiorentina. Abbiamo in una lunga sua nota2 l’idea di ciò che rap-


  1. Eccola.

    Caesar Borgia de Francia

    Dei gratia Dux Romandiolae Valentiaeque, Princeps Hadriae, Domin. Plumbini etc. S. R. E. Confalonerius et Capitaneus generalis. »Ad tutti nostri locotenenti, castellani, capitanei, condottieri, officiali, soldati et subditi ali quali de questa proverrà notizia commettemo et comandamo che al nostro prestantissimo et dilectissimo familiare Architetto et Ingegnere Generale Leonardo Vinci d’essa ostensore el quale de nostra commissione ha da considerare li lochi et fortezze de li stati nostri ad ciò che secundo la loro exigentia et suo judicio possiamo provederli, debbiano dare per tutto passo libero da qualunque pubblico pagamento, per se et li soi amichevole recepto et lassarli vedere, misurare, et bene extimare quanto vorrà. Et a questo effecto comandare homini ad sua requisizione, et prestarli qualunque aiuto, adsistentia, et favore ricercarà. Volendo che delle opere da farsi ne li nostri dominj qualunque Ingegnere sia astretto conferire con lui, e con il parere suo conformarsi etc. Datum Papiae anno 1502, ducatus nostri Romandiolae etc.«!
  2. Sta scritta da destra a sinistra nel fol. 73 del codice atlantico in questi termini; coll’ortografia però e sintassi vinciana, che io cangio adoperando la comune, perchè non sia nojoso il lungo racconto. = Capitani fiorentini: Niccolò da Pisa, Pietro Giampaolo, Neri di Gino Capponi, Conte Francesco Guelfo Orsino, Bernardetto de’