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Pagina:Memorie storiche sulla città Sabazia ora Lago Sabatino.pdf/11

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PREFAZIONE



La Città Sabazia quanto è celebre nei fasti dell’antichità per aver dato il nome al Lago Sabatino, altrettanto ha oscuro ed inassegnabile il tempo della sua origine.

Che questa però fosse una delle più antiche, delle più belle, delle più potenti, e ricche città del suo tempo, lo prova ben chiaro il nome, che acquistarono dall’annichilamento di lei queste acque, e tutte le contrade, che le stavano attorno e soggette.

Sappiamo dalla Storia, che distrutta finalmente dopo dieci anni di assiduo e penosissimo assedio dal Dittatore Furio Cammillo la superba e doviziosa città di Vejo estesero gli ambiziosi romani il loro dominio al di là pure dei monti Cimini, ed essendosi per conseguenza aumentato il numero de’ popoli sottomessi al potere della repubblica, si ordinò dal Senato la numerazione dei medesimi, fra i quali uno fu quello a cui fu dato il nome di Tribù Sabate.

Ma se del Vejo istesso anteriore a Roma posteriore però d’assai alla Sabazia se ne contrasta tuttavia fra i letterati moderni il luogo e la situazione, sebbene fra questi il celebre Avv. Zanchi da Campagnano di ch. mem. meriti maggiore stima per avere colpito, a mio credere, il punto dove era; se gli Storici, e scrittori anche più antichi e meno lontani alla caduta di quello, come Floro, Lucano, Properzio ed altri nel momento che ce ne danno la più distinta e veridica narrazione, ci assicurano del pari, che fin d’allora non restavano del Vejo altri avanzi se non che squarci interrotti di poche mura cadenti all’intorno, e che riguardo al posto dove esso fù, era divenuto albergo di pastori e pascolo di armenti, qual precisione potrà mai darsi sull’origi-