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arco traiano 91

vorrebbe ritener per Plinio quella immediatamente dopo Traiano, mentre quel distinto uomo avrebbe dovuto essere raffigurato sotto più nobili vesti, con la toga, e non avrebbe dovuto portare i fasci laureati delle verghe. Lo stesso Rossi gli fa portare una lancia che non ha.

Nell’angolo destro del quadro (sempre rispetto all’osservatore), nel terzo piano vi è un ultimo personaggio togato, che dai capelli e dalla corta barba riccia Rossi stima essere Adriano. Ma io non ve lo raffiguro, imperciocchè questo Principe era più elegante della persona, di volto più gentile, meno virile. Le sue sembianze le noteremo stupende e vive nelle tavole XVIII e XXVI. Piuttosto, se Plinio prese parte in questa causa, come egli ci ha tramandato, non potrebbe quella esser la sua figura? Questo personaggio, come Marciana, ha la mano destra alzata con il pollice e l’indice dischiusi, e con la sinistra regge una lancia con lunga asta.

Dinanzi a lui, e in atto di leccar la mano di uno dei due eredi, è un cane, in una posa che mentre è naturalissima, esprime il doppio concetto che quelli son due estranei, che i cani sogliono d’ordinario annusare quando entrano in casa altrui, e che si è in campagna.

Tra l’uomo dalla barba e Plotina vedesi scolpita una specie di insegna o labaro con l’asta infissa a terra e con cinque aquilotti sull’asticciuola orizzontale. Sembra che la rappresentazione di questo quadro sia manifesta, imperocchè Marciana in abito di Diana, il personaggio armato di lancia, il cane accennano che si è in campagna, a Centocelle, dove Traiano trovava il suo maggior diletto nella caccia; e i due togati che vengono presentati a Traiano e le altre particolarità descritte fanno veder chiaro che si tratti della causa degli eredi di Tirone.

Sono degni di considerazione in questo quadro la espressione sicura d’ogni personaggio, il giudizioso loro intreccio, le corrette linee, il profilo elegante delle due matrone, la squisitezza del braccio e della mano destra di Plotina, quella del ginocchio e della gamba sinistra di Marciana, la naturalezza del cane. Composizione, disegno ed esecuzione accurata vi si accordano mirabilmente.