Pagina:Meomartini - I monumenti e le opere d'arte della città di Benevento.djvu/121

Da Wikisource.

arco traiano 99

altrui mani che a consegnarla, e l’aspetto dell’Imperatore più inteso a ringraziare dell’atto solenne, che si compie a suo riguardo.

La presenza delle tre deità avvalora la mia ipotesi. Ercole fu dio tutelare della famiglia Ulpia1; e poichè il suo nome in greco deriva da era (nome di Giunone) e cleo (gloria); quod nimirum, ipsius virtutem ac gloriam illustravit Iunonis odium et iniuria; tantóque gloriosius illustravit, quanto periculis illum maioribus obiecit, et pluribus, eius fortitudinem ac patientiam, laboribus exercuit2; e poichè sopra tutti i mortali egli eccelse, sembrò convenevole, anzi necessaria all’artista la presenza di tal semidio nel quadro per le prodigiose vittorie riportate da Traiano sopra i Germani e i Daci.

Così la figura di Venere vincitrice risponderebbe ad un concetto analogo, se non pure a quello della sicurtà ottenuta per aver debellato Decebalo, il principale nemico di Roma, e aver data saldezza all’impero. E l’ancora in mano ad Apollo esprimerebbe la stabilità ottenuta dall’impero stesso per opera di Traiano e mercè la sapienza e prudenza di costui espresse dal simbolo del serpe.

Il lettor che sia vago di meglio approfondire questa intricata quistione può trovar nelle ipotesi messe innanzi da me il sostrato dei suoi maggiori studii e della maggior competenza.

Pria di lasciar questo quadro, non posso trasandare di dire che le figure dei tre numi sono scolpite con la maggiore perfezione e il migliore stile. Son dolente che le piccole dimensioni della incisione e le ombre non ne possano far vedere meglio i particolari.

A questo punto sento pur l’obbligo di far menzione di alcune incisioni antiche del nostro Arco, fra cui parte di quelle di Teresa del Po, che dissi3 non aver potuto rinvenire. Devo alla gentilezza dell’erudito Sig. Vincenzo Colle De Vita e dei suoi figli l’averle potute osservare, conservandosi da essi, ma disparate4, insieme al manoscritto, pure incompleto, del fu Mon-

  1. Raffaele Fabretti, della colonna Traiana, Roma MDCXC, pag. 172 e seg.
  2. Pantheum Mythicum, etc. op. cit. del P. Francesco Pomey, pag. 289.
  3. Paragr. 2. pag. 20.
  4. L’album che le contiene è intitolato: Arcus Traiano dedicatus Beneventi porta aurea dictus sculpturis et mole omnium facile princeps. Romae, MDCCXXXIX. Expensis Francisci de Ficoronis.