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98 arco traiano

zione che questo quadro rappresentasse l’adozione di Traiano da parte di Nerva, la quale avvenne appunto innanzi il pulvinare di Giove1: ante pulvinar Iovis Optimi Maximi adoptio peracta est. Ma, a meno che l’artista non avesse voluto commettere un anacronismo, egli è da ricordare che l’adozione avveniva essendo Nerva in Roma e Traiano in Germania2, tanto che di proprio pugno l’adottante scrisse all’adottato lontano: Telis Nerva tuis lachrymas ulciscere nostras. E poi, se questo fatto avvenne in Roma, mentre Traiano, il protagonista, rattrovavasi in Germania, sarebbe stato meglio raffigurarlo sulla facciata esterna, dove vedremo in altro quadro espresso l’annuncio che fu recato di questo avvenimento e dell’esaltazione all’impero.

Ma l’ipotesi dell’adozione non regge neppure per la ragione che nel quadro in esame manca totalmente la figura di Nerva, con la quale Rossi scambia con inesorabile leggerezza nientedimeno che l’altra del primus lictor, lungamente da me descritto di sopra.

Allo stesso modo non fa bisogno che io mi dilunghi a rilevare e a combattere tutte le altre inesattezze del precitato autore, in quanto che esse emergono dal confronto della mia con la sua descrizione del quadro.

Secondo il mio modesto giudizio questo quadro esprime uno degli atti più solenni compiuti in Roma dal Senato a favore dell’immortale Principe, dopo il di costui ritorno dalla Germania; o la partecipazione del titolo di Padre della Patria o dell’altro ancor più sublime di Ottimo, per cui tanta eloquenza dispiegò Plinio nel suo Panegirico3, sorreggendoci l’opinione di Muratori il quale ritiene che quest’ultimo titolo fu conferito prima della spedizione in Armenia, con tutto che Dione dica il contrario4.

Di vero, i tre personaggi togati qui non potrebbero essere che tre senatori, il primo dei quali doveva porgere al Principe qualche cosa, come un atto o decreto del Senato.

Al proposito notisi che la mano del Principe, dal moncherino che ne avanza, sembra più disposta a prender qualche cosa dalle

  1. Plinio, paneg. cap. 8.
  2. Sifilino, compendio di Dione, nella vita di Traiano.
  3. Cap. LXXXVIII.
  4. Opere e luoghi citati.