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Pagina:Meomartini - I monumenti e le opere d'arte della città di Benevento.djvu/337

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CAPO IV.
DEI SANTI QUARANTA



1. sito dell’edifizio ed etimologia
della sua denominazione presente


Chi dal ponte Leproso muove diritto verso il tempio della Madonna delle Grazie, fuori la città, vede immediatamente di fronte a sè una lunga muraglia (Tav. XLII) parte più alta, parte più bassa, la quale dall’orto murato del Sig. Marzio Pacca si estende in linea retta per varie centinaia di metri nei campi coltivati da sud-est a nord-ovest, cioè secondo la direzione della collina tra i due fiumi.

Nessuno scrittore patrio, come ben avverte Isernia1, si ha preso cura di studiare questi avanzi grandiosi, non avendone forse compresa nè la importanza, nè la destinazione. Se ne trova qualche accenno di straforo, come a suo luogo vedremo, ma per diverso fine. I primi che ne abbiano fatta menzione furono Alfonso de Blasio2 e Garrucci3; indi se ne occupò per un momento l’eruditissimo Prof. Saverio Sorda nella qualità di membro della Commissione Archelogica4, e da ultimo il nominato Prof. Isernia.

  1. Op. cit. vol. 1. pag. 442.
  2. Manoscritto citato.
  3. P. Raffaele Garrucci, I Liguri Bebiani (op. cit.) pag. 46.
  4. Isernia, luogo ora citato.