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tamente, di fasce di reticolato e di laterizii; e quella di queste ultime la quale capita all’imposta dell’arco delle finestre per eccezione è formata di sei filari di mattoni. La stessa disposizione di fasce alternate notasi nell’interno del corridoio longitudinale.

Le finestre hanno l’archivolto di laterizii per tutta la grossezza del muro, una mostra di leterizii dentata sulle facce esterna ed interna, ed il rivestimento di laterizii nell’interno della luce, secondo ben vedesi nelle figure 1.a e 2.a della tav. XLV.

Pria di procedere oltre, fa mestieri osservare che l’opera reticolata è formata di ciottoli spaccati, disposti con la superficie di spacco verticale, e con un certo ordine da dar sembianze di opera reticolata; ma vi sono però dei siti, più verso Cellarulo, dove, in alto della muraglia, il reticolato è quasi perfetto. I filari di laterizii poi o son formati di mattoni, di lato esterno m. 0.42 quando sono triangolari, e 0.31 negli altri casi, o di tegole di m. 0.56 × 0.47. In quest’ultimo caso i corsi son costituiti dalla grossezza di due sole tegole.

Come apparisce dalla sezione trasversale (tav. XLV fig. 2.a) e dalla veduta interna dell’edifizio (tav. XLIII), gli archi delle finestre e la volta del corridoio longitudinale impostano sulla stessa linea; cosicchè quelle si aprono addirittura nel fianco della volta. Questa, che gira di tutto sesto, ha il diametro di m. 3.25, ed è a getto, formato di pezzi di tufo trachitico e malta di rapillo vulcanico. Il muro interno gh, il quale è coevo del muro cd, ha (tav. XLIV) pure il paramento visto di struttura pseudo-reticolata con strati alternati di laterizii, ed ha due riseghe a livello delle corrispondenti della muraglia esterna (tav. XLV, fig. 2.a). Esso è meno grosso dell’altro, e non scende a livello del piano di fondazione della muraglia esterna, a cagione che la roccia puddinga sulla quale poggiano va salendo dal versante del Sabato verso quello del Calore. Cosicchè nel lato opposto, verso nord-est, l’edifizio doveva essere meno alto, come in seguito vedremo meglio. La grossezza del muro sudetto interno gh (tav. XLIV) è di m. 0.67, ma aumenta due volte, per effetto delle due riseghe, sino al di sotto del livello pq (tav. XLV, fig. 2.a).

Questo edifizio ha subito variazioni e restauri non solamente al di fuori, ma ben anche al di dentro, come farò man mano