Pagina:Meomartini - I monumenti e le opere d'arte della città di Benevento.djvu/357

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i santi quaranta 327

splendidamente nella sua lettera a Gallo1. È bene riferire le parole di Plinio istesso a riguardo del crittoportico: «Quindi si stende un crittoportico, che par quasi un’opera pubblica. Ha finestre da ambo le parti, molte da quella del mare, meno da quella dell’orto, ciascuna delle quali corrisponde a due dell’altra. Quando l’aria è serena e quieta si aprono tutte; ma se quinci o quindi tira un vento molesto, si aprono senza offesa quelle sole dove tacciono i venti. Dinanzi al crittoportico ci è un sisto olezzante di viole. Il calore del sol che vi batte è accresciuto dal riflesso del crittoportico, il quale come mantiene il sole, così scaccia e respinge i venti boreali; e quanto è il caldo che si ha sul davanti tanto è il fresco che si gode di dietro. Esso arresta del pari i venti australi, e così rompe e doma i venti più opposti, gli uni da un lato, gli altri dall’altro. Ameno nel verno, lo è ancor più nella state. Poichè prima del mezzogiorno il sisto, dopo di esso lo stradon gestatorio e la vicina parte dell’orto sono confortati dalla sua ombra; la quale, secondo che cresce o cala il giorno, qua e là cade, or più corta, ora più lunga. Lo stesso crittoportico non è tanto mai privo di sole, quanto allora che il più cocente raggio di esso cade a piombo sovra il suo colmo. Oltre a ciò, per le aperte finestre vi entrano e giuocano i zefiri; nè il luogo è mai molesto per un’aria chiusa e stagnante2.» Lo stesso Plinio in un’altra lettera ad Apollinare3, descrivendo la sua villa di Toscana, parla di due altri crittoportici, l’uno estivo di sotto, l’altro invernale di sopra; «quello disotto, simile ad un sotterraneo; «rigido nella state per ragion del fresco, che vi si imprigiona, e contento dell’aria che ha, non sa desiderarne, nè volerne di più». Canina e Winckelmann4 parlano pure di un genere di costruzioni simili ai crittoportici esistenti nella Villa Adriana a Tivoli, e dette inferi dallo storico Sparziano5.

Dalle descrizioni e dai disegni del Canina intorno ai men-

  1. Lib. II. lettera XVII.
  2. Trad. del Cav. Pier Alessandro Paravia. Venezia, Gius. Antonelli, 1837.
  3. Libro V, lett. VI.
  4. Opera e luoghi ultimi citati.
  5. Nella vita di Adriano.