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della chiesa cattedrale di benevento 397

letani, la restaurò, ampliandola e mutandone la forma1. Secondo Falcone beneventano, questa basilica fu anche ampliata nell’anno 1114 per consiglio di Landolfo Della Greca, dicendo egli nella sua cronaca: «Hoc anno Ecclesia B. Mariae de Episcopio ampliata est per consilium Landulphi de Greca.» Questo Landolfo della Greca era allora Contestabile di Benevento per la difesa contro i Normanni. Poggiandosi sul riportato passo di Falcone, De Vita osserva che errino Ughelli e Sarnelli quando riferiscono quest’ampliamento al 1124; però è a riflettere che questi non abbiano in tutto torto, imperocchè in quest’anno 1124, secondo attesta lo stesso Falcone, i lavori continuavano ancora, tanto che l’Arcivescovo del tempo Roffredo fu costretto in quest’anno appunto di levare dall’altare dov’era riposto, e collare in altro il corpo di S. Barbato. Ed è a por mente pure che Landolfo della Greca, al consiglio del quale l’ampliamento si deve, morì, secondo sempre lo stesso Falcone, nel dicembre del 1123 qui in Benevento.

Secondo tutti gli scrittori beneventani, l’Arcivescovo Ruggiero, eletto a questa chiesa nel 1179, e, secondo altri scrittori, tra cui Schultz2, e Barbier de Mantault3, un artista a nome Ruggiero, avrebbero costruita la facciata attuale. Su di ciò tornerò a discorrere a tempo opportuno.

L’Arcivescovo Romano Capodiferro, nobile beneventano4, con le oblazioni dei fedeli fece costruire il campanile attuale; il quale restò sempre incompleto. Il fatto è ricordato dalla seguente iscrizione che in caratteri franco-galli leggesi sul fronte principale di esso:


  1. Sarnelli, op. ult. cit. pag. 45.
  2. Deukmalër der Kunst des Mittelatthers in Unteritalien, tomo II, pag. 249 a 308 e seg. Tav. LXXIX, fig. 1.
  3. Les portes de bronze de Bénévent, par Mgr. X. Barbier de Montault. Ertrait de la Revue de l’art Cretien, pag. 35.
  4. Questi fu scomunicato per essere intervenuto alla incoronazione di Manfredi (Sarnelli, Memorie Cronologiche ecc. pag. 112); ma fu assoluto da Gregorio X. nel Concilio di Lione del 1273, e rimandato a Benevento, dove morì il 17 dicembre del 1280 dopo 26 anni di apostolato (Sarnelli, op. ult. cit. pag. 112, 113 e 114).