Pagina:Meomartini - I monumenti e le opere d'arte della città di Benevento.djvu/537

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giudizii finora pronunciati 501


»Il monumento più importante e assai ben conservato è l’Arco trionfale a Traiano. Il M. dà notizie di esso e degli scrittori che se ne occuparono, come Serlio, Giovanni de Nicastro, Giovanni de Vita, illustre archeologo, il Rossi ecc.; lo descrive minutamente in tutte le sue parti, presentandone profili, schizzi e disegni e rettificando, volta per volta, gli errori e le cantonate prese anche da autori valenti.

»Molta analogia con l’Arco di Traiano, che l’A. studia lungamente in ben 216 pagine, ha l’Arco del Sacramento, così detto per omonimia della strada che vi passa di sotto, la quale ora prese nome da «Carlo Torre». Dell’Arco non rimane che il solo scheletro e si è perduto ogni vestigio della sua decorazione, la quale, in mancanza di qualsiasi iscrizione o altro documento, avrebbe potuto dimostrarci l’epoca della costruzione, che fino a prova contraria si può ritenere posteriore a quella dell’Arco Traiano.

»I capitoli seguenti non interessano solo l’artista o l’ingegnere, sibbene lo storico altresì. Da essi si ottengono notizie esatte sull’antichità, sulla origine e sulla posizione di Benevento e specialmente sulle antiche vie che vi passavano e sulla loro relazione con l’Oriente, intorno al qual’ultimo punto l’A. potrà trovare molte notizie nelle numerose e varie pubblicazioni della «Società de l’Orient Latin».

»Richiamo qui l’attenzione dei Dantisti e degli studiosi, perchè essi con l’aiuto delle indicazioni date dal M. nella sua opera, attendano a determinare il famoso «Co’ del ponte» e precisare il punto dove fu sepolto il valoroso Manfredi. Camillo Minieri Riccio che se ne occupò nei suoi Studi Storici, (Napoli 1850), secondo mi provava l’egregio Meomartini, mentre dalla sua palazzina mi faceva osservare il sottostante luogo del sanguinoso combattimento, ha colto quasi perfettamente nel segno, e rimane ancora, non ostante gli studi posteriori, la fonte più attendibile. Ma sarà però superato dal Meomartini il quale da qualche tempo s’occupa dell’argomento che a me pure aveva offerto di svolgere, cosa che forse avrei fatto, se non fossi stato trasferito ad altra residenza.

»Il lavoro sui monumenti di Benevento del coraggioso M.