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ATTO SECONDO

SCENA I

Alloggiamenti militari sulle rive del fiume Bagrada, con varie isole che comunicano fra loro per diversi ponti.

Catone con séguito, poi Marzia, indi Arbace.

Catone. Romani, il vostro duce,
se mai sperò da voi prove di fede,
oggi da voi le spera, oggi le chiede.
Marzia. Nelle nuove difese,
che la tua cura aggiunge, io veggio, o padre,
segni di guerra; e pur sperai vicina
la sospirata pace.
Catone.  In mezzo all’armi
non v’è cura che basti. Il solo aspetto
di Cesare seduce i miei piú fidi.
Arbace. Signor, giá de’ numidi
giunser le schiere: eccoti un nuovo pegno
della mia fedeltá.
Catone.  Non basta, Arbace,
per togliermi i sospetti.
Arbace.  Oh dèi! Tu credi...
Catone. Sí, poca fede in te. Perché mi taci
chi a differir t’induca
il richiesto imeneo? Perché ti cangi
quando Cesare arriva?
Arbace.  Ah, Marzia! al padre
ricorda la mia fé. Vedi a qual segno
giunge la mia sventura.