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20 i - didone abbandonata


Iarba.  E qual consiglio?
Osmida. Il piú pronto è il migliore. Io ti precedo:
ardisci. Ad ogni impresa
io sarò tuo sostegno e tua difesa. (parte)

SCENA XIII

Iarba ed Araspe.

Araspe. Dove corri, o signore?
Iarba. Il rivale a svenar.
Araspe.  Come lo speri?
Ancora i tuoi guerrieri
il tuo voler non sanno.
Iarba. Dove forza non val, giunga l’inganno.
Araspe. E vuoi la tua vendetta
con la taccia comprar di traditore?
Iarba. Araspe, il mio favore
troppo ardito ti fe’. Piú franco all’opre
e men pronto ai consigli io ti vorrei.
Chi son io ti rammenta, e chi tu sei.
          Son quel fiume, che gonfio d’umori,
     quando il gelo si scioglie in torrenti,
     selve, armenti, capanne e pastori
     porta seco e ritegno non ha.
          Se si vede fra gli argini stretto,
     sdegna il letto, confonde le sponde,
     e superbo fremendo sen va. (parte con Araspe)