Pagina:Metastasio, Pietro – Opere, Vol. I, 1912 – BEIC 1883676.djvu/77

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intermezzi 71


Dorina.  Sí signore.
Nibbio. (Che risposta!)
Dorina.  Partite,
levatevi di qui.
Lo porterò cosí per questa sera.
Nibbio. Ma certo che maniera
è questa di servire una signora?
Via, birbanti, in malora!
 (alli sartori, li quali partono scacciati)
(Cosí la finirá.)
Dorina. Mi creda, in veritá,
che non si può durare:
tutto da sé bisognarebbe fare.
Nibbio. Non gliel niego; ma poi
scorderá questa pena,
allor che su la scena
sentirá da’ vicini e da’ lontani
le sbattute de’ piedi e delle mani.
Dorina. Anzi appunto in teatro
son le pene maggiori.
Tanti diversi umori
a contentar si suda.
Uno cotta la vuole, e l’altro cruda.
          Recitar è una miseria
     parte buffa o parte seria.
     Lá s’inquieta un cicisbeo
     per un guanto o per un neo.
          Qua dispiace a un delicato
     il vestito mal tagliato:
     uno dice: — Mi stordisce; —
     l’altro: — Quando la finisce? —
     E nel meglio in un cantone,
     decidendo, un mio padrone
     si diverte a mormorar.
          Se da un uomo piú discreto
     un di quei ripreso viene,