Pagina:Metastasio, Pietro – Opere, Vol. IV, 1914 – BEIC 1885923.djvu/203

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atto primo 197


Alessandro. (Che oltraggio, oh dèi!)

Antigono.   Consòlati. Al destino
sai che l’opporsi è van.
Alessandro.   Dunque io non venni
qui che agl’insulti ed a’ rifiuti!
Antigono.   Avvolge
gli umani eventi un tenebroso velo;
e i lacci d’Imeneo formansi in cielo.
Alessandro. Toglietemi, o custodi,
quell’audace d’innanzi.
Antigono.   In questo stato
a rendermi infelice io sfido il fato.
          Tu m’involasti un regno,
     hai d’un trionfo il vanto;
     ma tu mi cedi intanto
     l’impero di quel cor.
          Ci esamini il sembiante;
     dica ogni fido amante
     chi piú d’invidia è degno:
     se il vinto o il vincitor.
  (parte, seguito da guardie)

SCENA IX

Berenice, Alessandro, Ismene e Clearco.

Ismene. Che Alessandro m’ascolti

posso sperar?
Alessandro.   (Dell’amor suo costei
parlar vorrá.)
Ismene.   Non m’odi?
Alessandro.   E ti par questo
de’ rimproveri il tempo?
Ismene.   Io chiedo solo