Pagina:Milani - Risposta a Cattaneo, 1841.djvu/215

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Ove la strada è sopra il suolo naturale non si escaveranno a disegno tosse laterali, se non in quanto ne occorrano per ottenere le terre necessarie ai rialzi.

Sia poi che questi fossi laterali, per ottenere le terre dei rialzi, occorrano o non occorrano, vi dovrà esser sempre tra P unghia della scarpa della strada, e, o la privata proprietà, o il fosso vicino, o comunque le cave di terra vicine, una banchina larga un metro con iscarpe inclinate delP uno per uno. Questa larghezza di un metro, libera, si dovrà mantenere anche dal ciglio delle scarpe ascendenti della strada ai depositi di terre provenienti dagli escavi, che per avventura far si dovessero nei fondi vicini. Anche questi depositi di terra di rifiuto dovranno avere, in ambo i lati, le scarpe di base eguale all’ altezza.

Nel piano superiore della strada si lasceranno aperti due fossi, a tutta lunghezza.

paralleli, distanti fra loro un metro e 10 centimetri - dai cigli 55 centimetri - larghi ciascuno due metri e 40 centimetri - profondi 50 centimetri, i quali saranno poscia riempiuti di ghiaja o di sabbia.

Per tutto dove la strada passa sotto o sopra a strade di comunicazione di qualunque sorta, ad acque di qualunque sorta, si cercherà di riunirle, onde economizzare i manufatti di transito, sempre però ove questo far si possa senza grave dissesto dei proprietarii, senza pericoli di lunghi, nojosi e costosi litigi; e se non si può riunire p. e. insieme in un canal solo due acque, si dovrà studiare se si possa almeno condurle divise sì, ma vicine, e con un sol manufatto.

Nel grande escavo, che si pratica presso P Adda, si passerà sotto a tutte le strade e a tutte le acque, finché vi si possa passar sotto, conservando dal piano della strada alla volta, od al palco del manufatto superiore, un’ altezza non minore di metri 5.50.

Finche si potrà, i manufatti di soprapassaggio saranno tutti di fabbrica, usando archi più o meno scemi a conservazione del libero transito. Ove non si potessero usar archi, prima di abbandonare il soprapassaggio alla strada, e ricorrere ad altri ripieghi d’ arte, si dovranno applicare anche i palchi di legno, i palchi orizzontali, facendo con essi o dei ponti, se sono strade, o dei sostegni d’acquedocci, se sono acque.

Dove fossero per riuscire vicini una strada ed un condotto d’acqua, si farà, s’ è possibile, che P acquidotto passi sotto la strada, e che il manufatto sia unico.

In tutti i manufatti prima solidità sufficiente, poi economia,

indi semplicità, ma decorosa.

Dove si possono impiegare materiali meno costosi della pietra viva, e delle pietre cotte, impiegarli pure, salvo la solidità; ma tutti i rivestimenti esterni dovranno essere o di pietre cotte bene ammorsate col resto del muro, e rinzafiati esternamente alla cappuccina, o di pietre vive.

Il ponte sulP Adda sarà a cinque luci eguale al di già progettato, salvo una qualche diminuzione nella grossezza delle pile se lo si crederà conveniente pel buon effetto totale, ora che il ponte riesce più basso di quello eh’ era stato progettato.

Il ponte sulla Muzza sarà di un arco solo e di fabbrica; ed è già evidente che ora non occorrono più i due sottopassaggi laterali, che occorrevano prima per la continuazione delle due strade.

Per tutto dove non si può passar totalmente sopra o sotto alle acque, anche impiei gando palchi più piani possibili, lo che qualche volta si potrà forse ottenere con lastre d h