Pagina:Milani - Risposta a Cattaneo, 1841.djvu/263

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CUI

di quelle lettere che non dicono chiaro quello che vogliono, che dicono ponto perchè vogliono, di quelle che io non intendo, come ebbi altra volta ad esporre a codesta rispettabile Direzione.

E siccome, se le parole volano, gli scritti rimangono, ho creduto per me indispensabile il ripetere, nel riscontro da me dato a quel foglio nel giorno 3 novembre, i diritti che a mio favore emergono dagli atti e dalle convenzioni precorse.

Le condizioni sotto le quali io avrei aderito di secondare le premure di codesta Direzione non sono patti nuovi, nè sovvertono in modo alcuno le convenzioni stipulate; ed erano dirette ad ottenere appunto una transazione innocua ad entrambe le parti. Se alla Direzione non piacque di accoglierle, io spero ancora che saranno riconosciute dalla imparzialità del pubblico degne di miglior destino.

L’accusa datami di voler ridurre la società e la Direzione al grado di semplice pagatore, è un 9 accusa ingiusta e gratuita.

Per essa non vi è in tutto il foglio della Direzione un 9 ombra, un tentativo di prova, ed io sono sicuro di non aver mai richiesto che quello a cui mi dan diritto le promesse fattemi, i preliminari del mio contratto, ed il mio contratto, e di non aver mai proposto o richiesto cosa senza prima dimostrarla utile al pubblico ed alla società’, non solo alla Direzione, ma a tutti, col mezzo delle pubbliche stampe.

Se le minacce con cui la Direzione chiuse il suo foglio del 15-20 corrente saranno ad effetto condotte, io spero che il contratto mio e la giustizia mi proteggeranno contro di esse, e basteranno a mantenere in pieno vigore i diritti miei.

Intanto io persisto nei sentimenti e nelle determinazioni già esternate ne 9 miei itigli 8 agosto 1840 e 3 novembre 1840, indirizzati alla Direzione, ai quali fogli pienamente mi riporto.

Firmato MILANI

Allegato NN a.

Verona, a6 gennijo i84i*

AlV L & Consigliere aulico barone De Pauli, I. R Delegato delia provincia di Verona.

Le rendo somme grazie, o signore, del generoso interesse dimostratomi per la strada di ferro da Venezia a Milano, a cui io dedicai qualche studio e lunga fatica, e della nobile mediazione impresa tra la Direzione della strada suddetta e me.

Sarei assai lieto se le spinose ed amare circostanze in cui mi trovo potessero permettermi di soddisfare, su questo, ad ogni di lei desiderio; ma se molto fare non posso, almeno tutto quello che far posso le dedico, offrendo alla Direzione, pel di lei rispettabile intervento e col di lei mezzo,

di riprendere la sospesa suprema direzione dell 9 opera intanto e fino al primo congresso degli azionisti, a termini del mio contratto 18 gennajo 1838, e quindi dietro la

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