Pagina:Milani - Risposta a Cattaneo, 1841.djvu/8

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IX


Averlo, quantunque gli statuti prescrivessero che l’ingegnere in capo dovesse essere un semplice impiegato e tale che potesse venir rimosso dai direttori.

Tirando da tutto questo la giusta conseguenza che bisognava richiamarlo e cassarlo.

[Pagina 65.]

[Pagine 52, 53.]

Poiché, sprezzando i buoni consigli che egli aveva dato pel braccio di Monza (della bontà dei quali abbiamo veduto a lungo nell’antecedente N. VIII), non si aveva avuto l'accorgimento di opporre studii a studii e progetto a progetto, si doveva almeno opporre in tempo lavori a lavori; incominciar l'opera da Milano a Treviglio, sottrarsi con fatti risoluti ad ogni opposizione: ma la Direzione nom aver fatto nulla, aver lasciato giacere inonorato il suo privilegio, perchè fatto sta che io aveva poco ardore d'impegnarmi nell'opera ed invece di attendere a ribassare le mie livellette, e contar bene i miei metri cubi, attendeva a scrivere dissertazioni contro la linea di Bergamo, e a dichiarare ai direttori in cospetto del pubblico ciò che voleva fare, e ciò che non voleva fare.

In fine aver io riscosso dal 27 maggio 1837, epoca della mia partenza da Berlino, sino a tutto luglio 1840, un mostruoso onorario, più di lir. 88,000.

[Pagine 42, 65.]

[Pagine 23, 53.]

X. Strana affatto essere la proporzione da me stabilita nel progetto economico tra l'introito, il prodotto presuntivo delle persone, e quello delle cose. Non poter essere che nell’introito, nel prodotto presuntivo totale, l’introito, il prodotto delle persone sia 2/5 del totale, e quello delle cose 3/5. In tutte le strade di ferro le merci dare meno dei viaggiatori. Di fatti, nell'anno 1840, sulla strada detta Grande Occidentale d'Inghilterra le merci aver dato 1/50 del totale, ed in quella da Manchester a Liverpool tutto ed più i 2/5. Non poter succeder dunque sulla linea lombardo-veneta proprio l'opposto, cioè le persone dare 2/5, e 3/5 le cose.

[Pagine 23, 24.]

XI. La tariffa da me proposta, tanto per gli uomini che per le cose, essere troppo bassa, non poter pagare le spese; con essa il trasporto, quasi istantaneo, da Brescia a Milano della seta, pagherebbe poco più di un centesimo per tre libbre.

Sulla strada d’Inghilterra detta Grande Occidentale

le merci pagare indistintamente 42 centesimi nostri per tonnellata e per chilometro;

i viaggiatori dai 18 ai 25 centesimi austriaci per ciascuno e per chilometro.

E sull'altra da Londra a Birmingham, dai 20 ai 25 centesimi.

[Pagine 30, 31.]

Poche essere tredici stazioni, come io ho stabilito, per 290 mila metri di strada, e quindi riuscire disseminate a spropositati intervalli di 20 e 30 mila metri.

Esservene nella strada da Liverpool a Manchester 18, vale a dire ad intervalli di tre mila metri;

18 in quella da Londra a Birmingham, ad intervalli di undici mila metri;

7 nell’altra di Croydon, cioè a meno di 2500 metri una dall’altra.

Questi, questi essere gli esempi da seguirsi sul numero delle stazioni, e non quello delle strade del Belgio da me allegato.

Nella parte delle strade del Belgio da me presa a confronto, il maggior numero delle stazioni essere provvisorie; mancare quasi tutte le stazioni intermedie; io aver anche dimenticato tutti i ricoveri delle guardie;

non vedersi perchè le stazioni di Castiglione e di Chiari debbano avere le rimesse per le locomotive, e non averle quelle di Brescia, di Padova, di Mestre.

In somma il preventivo delle stazioni doversi crescere a molti, a molti doppi se si vuoi avere il ricavo.