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P R O L O G O. 3

Con sicura speranza,
Saggio, e santo piacere d’honesto foco,
Che con la face d’Himeneo s’accende;
Ma i suoi abominevoli seguaci
Sono errori, furori, odij, disdegni,
Rabbia, fraude, menzogna,
Pazzia, sfrenato ardire,
Disperatione, inganno, e guerra, e morte.
Egli, se ben hà l’ali, a terra vola,
Nè mai si leva, e mancan le sue forze
Allhor, che manca la mortal bellezza.
Ma tu con l’ali tue al Cielo porti
I tuoi seguaci, e ’l tempo à le tue forze
Non può far danno, nè la morte istessa;
Poi che non ami tu beltà caduca;
Ma celeste, e divina e che bisogna
Ragionar più de la disuguaglianza,
Che tra voi è? dirolla in un sol detto.
Tu solo sei la vita in questa vita
D’ogni cosa creata, egli la Morte.
Ma godo, poi che fatto hai lor palese,
Quai le tue forze sien, qual tu ti sia:
Acciò che da quì innanzi Amore, Amore
Sempre sia detto, e non s’attribuisca
Quello à te, che il furor pazzo, ed errante
Tra i mortali produce, Amor si lodi
Come vero custode de le genti,
E donator di gioia, e di piacere.
Amo.Tu sai mia genitrice, che fu sempre


Mia