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Pagina:Misteri di polizia - Niceforo, 1890.djvu/328

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Toscano possa essersi in precedenza garantito che sarebbe non solo stata salva la vita, ma non sarebbe altresì andato incontro ad una soverchia esasperazione di pena.„ E facendosi ancora più imponente il sentimento di riprovazione verso quell’atto da tutte le classi dei cittadini, nè salvandosi da quella riprovazione lo stesso Principe, a cui estremamente cara era sempre l’aura popolare, il Regio Commissario scriveva al Presidente del Buon Governo, che dinanzi a tanto scoppio d’indignazione era quasi doveroso il riflettere che il Ministero si sarebbe risparmiato tante accuse se più consentaneo ai suoi stessi precedenti avesse soltanto sottoposto il Renzi alla carcere, per quindi rimandarlo ancora in Francia. „Difatti, soggiungeva il Regio Commissario, cosa si disse al Renzi quando fu imbarcato per Marsiglia? Che non rimettesse più piede in Toscana sotto pena, in caso di trasgressione, di tre mesi di carcere. Non poteva il Governo limitare le sue misure ad applicare al Renzi quel pronunziato?„

Al Bologna, quelle censure, fecero perdere la pazienza; ed impugnata la penna, a margine del rapporto del mite Commissario, scrisse le seguenti parole, che sono un misto di comica umiltà e di goffa presunzione. „Il sottoscritto fa umilmente osservare al sig. Regio Commissario che le sue ragioni non l’hanno per nulla persuaso, e se domani dovesse dare ancora il suo parere sul noto affare, lo darebbe per la consegna, imposta da necessità politiche e di sicurezza.„

Però mancò d’un pelo che la consegna non si facesse. Arrivati i birri, insieme al Renzi, al confine, quivi non trovarono, come era stato preventivamente stabilito, i gendarmi del Papa, e il vicario regio Balbiani ordinò che il Renzi fosse ricondotto ad Arezzo. All’ordine del vicario era già stata data in parte esecuzione, quando sopraggiunti i gendarmi, il Renzi fu ricondotto al confine e consegnato. Il Lami, che fu poi Ministro Guardasigilli, essendo allora Procuratore Generale, denunciò il Balbiani al presidente del Buon Governo qualificando il suo ordine come imprudentissimo e nello stesso tempo gli raccomandava „di farne parola a S. A. I. e R.„