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72 Mitologia comparata.

meteo alla pietà delle ninfe, e invita queste ad allontanarsi, per non trovarsi anch’esse involute nella vicina tremenda bufera che minaccia il capo del fiero titano. Ma le ninfe son donne, e nella donna la pietà sa molte volte divenire eroica; le ninfe oceanine al vile messaggiero del tiranno persecutore di Prometeo dànno questa risposta:

 Altro consiglio
 Dammi, altra cosa a far m’esorta, questa
 Sopportabil non è. Che? Tu m’imponi
 Una viltà? Soffrir con esso io voglio
 Tutto quanto fia d’uopo. I traditori
 Già tempo appresi a detestar; delitto
 Anzi non v’ha ch’io più di questo abborra.

Allora la terra si scuote, il tuono mugghia, le saette lampeggiano; la polvere sì solleva dal turbine, i venti si scatenano furenti gli uni contro gli altri, il cielo si mesce col mare; è Giove che si vendica; e Prometeo dolente invoca la natura a farsi spettatrice de’ mali, onde Giove ingiusto lo castiga.

Così il dramma di Eschilo finisce, o piuttosto la prima parte d’un dramma, di cui la seconda che andò perduta dovea rappresentare Prometeo slegato; il che diede poi al poeta inglese Shelley la idea di scrivere un suo dramma molto fantastico, molto nebuloso, molto panteistico, ove il tipo del titano s’allontana sempre più dal suo semplice concetto primitivo. Il dramma del poeta inglese differisce dal dramma del poeta greco, quanto un cielo nuvoloso settentrionale da un cielo sereno d’Ellenia e, trattandosi d’un dramma il cui eroe dev’essere il manifestatore della luce ai mortali