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Pagina:Mitologia-comparata.djvu/98

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90 Mitologia comparata.

un altro, come il sole fenomeno fisico dell’aurora mattutina che si manifesta per virtù solare, ma scompare appena, o per curiosità propria, o per invidia altrui, il sole le appare nella sua propria figura, ossia rivela il proprio essere, può dare occasione alla favola d’Amore e Psiche e di Cenerentola che dopo aver ballato col figlio del re, sfugge a’ suoi amplessi, e non si lascia raggiungere e ritrovare. Ditemi ora voi, se la mitologia comparata che viene per la prima volta a rivelarci tutti questi cari misteri della nostra letteratura infantile, sia poi dottrina così vana e così infeconda, e se il mitologo che si fa interprete di questi sogni dell’infanzia del mondo perda intieramente l’opera sua.

Vi rammentai già la luna come benefattrice del principe sole e della principessa aurora, quando lo stregone, l’orco, la strega, la tenebra notturna li perseguitano. Vediamo ancora sotto quali aspetti ci viene rappresentata la luna negli inni vedici. Anumati, ossia la propizia, è chiamata la luna alla vigilia del plenilunio; Rakâ la splendida, la luna del plenilunio. Presso queste due fasi lunari, si rammentano Sinivali e Kuhû o Guñgu, le due lune del novilunio. La piccola luna, la luna del novilunio è celebrata come sabahû ossia avente piccole braccia, e svañguri, ossia dalle belle dita. Di Sinîvalî è pur detto ch’essa prepara il germe, che pone il germe produttivo. Nelle novelline russe abbiamo fate dalle mani e dita meravigliose che foggiano un fanciullino nano di pasta e poi vi soffiano la vita, sì che ne nasce un piccolo eroe, l’eroe solare. Raffigurata così la luna come