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attorno il compimento del nome, cioè VDOVICVS, e dall’altra uno scudo appuntato colla croce caricata di bastone in banda, ed in giro D. SABAVDIA.

Di questo pezzo il regio medagliere possiede un pied-fort, che pare a denari 8 o 9 ed è del peso di denari 3. 10.

La seconda (T. III, N° 24) è un denaro viennese avente da un lato nel campo una grande A accostata da tre stellette a cinque raggi, due sopra ed una sotto, con LVDOVICVS, e dall’altro uno scudo simile all’antecedenle, ma con una rosetta sopra, ed attorno D. SABAVDIA.

Nell’ultima (T. III, N° 25), che è pure un denaro viennese, evvi da una parte una grande stella a sei raggi con attorno LVDOVICVS., e dall’altra il sopra descritto stemma con D. SABAVDIA.


Ramo di VAUD.

Poche erano le monete di questo ramo dei principi di Savoia discendenti dal conte Tommaso, che io aveva pubblicate1, quando alcune nuove vennero inserte nella Rivista numismatica francese e nel tomo XIII delle Memorie della Società d’istoria della Svizzera Romanda; ed appunto nel volume XV pel 1850 dell’anzidetta Rivista il compianto mio amico signor Soret illustrava un inedito grosso come di Ludovico II di questi signori, e senza dubbio dovette appartenergli, essendo un’imitazione del grosso alla corona di Filippo di Valois salito sul trono di Francia nel 1327, quando Ludovico era già succeduto al padre nel 1302.

Contemporaneamente dal chiarissimo signor De Barthelemi essendo stata ceduta alla collezione di S. M. una pressoché uguale moneta, solamente variante nella leggenda, di essa do l’impronto, rettificando con quest’occasione quanto nel tempo manifestai circa l’interpretazione di una parte delle leggende.

Questo grosso, presso che simile nella legge a quello del Soret (T. III, N° 26), ha da una parte una croce con quattro anelletti alle estremità delle sue braccia, e che divide in quattro parli le parole

  1. Idem. Tom. II. Tav. Vaud.