Pagina:Monete del Piemonte inedite o rare - supplemento.djvu/50

Da Wikisource.
48


APPENDICE


Era giunta al termine la stampa di questa memoria, quando frammezzo ad una quantità di vecchi calchi ne scopersi cinque di monete sinora sconosciute cd appartenenti alla classe di quelle sopra descritte, le quali essendo per noi di somma importanza credo utile di aggiungere, ed unitamente dare il disegno di bellissimo sigillo di uno degli antenati dei nostri principi della Cisterna, cioè di Iacopo Dal Pozzo, che però mi riuscì impossibile di conoscere a quale dei personaggi di tal nome possa aver appartenuto, essendo varii i Iacopi che nelle carte di Biella del secolo XIV si trovano menzionati, e spettando a quegli anni questa cera, come appare dalla forma delle lettere, delle quali è composta la leggenda S . IACOPI . DE . PVTEO . che ve lesi attorno allo stemma parlante del suo casato, cioè un pozzo fra due draghi alati ed affrontati.

Venendo alla descrizione di queste monete, la prima (T. VI, N° 63) ha da un lato uno scudo inclinalo colla croce e col teschio alato di leone per cimiero, ed accostato da due lacci d’amore, colla leggenda AMED . CO . SAB . ET . AUG . DVX, e dall’altro una figura in piedi di S. Morizio colla spada a terra nella destra e scudo con croce trifogliata pure a terra alla sinistra, e SANCTVS . MAVRICIV. Questo pezzo consimile ad uno di Amedeo VIII duca di Savoia1 è ugualmente che quello un mezzo grosso, e probabilmente battuto a S. Morizio nell’alto Chiablese per la figura di detto santo, che vi si vede.

La seconda (T. VI, N° 64) mostra nel diritto un guerriero a

  1. Monete dei Reali di Savoia. Tomo II, tav. VI, N° 9.