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cavallo volto a sinistra, e tenente uno scudo appuntato colla croce caricata di bastone posto in banda, con attorno LVDOVICVS . D . SAB ., e nel rovescio in una bella cornice formata di piccoli segmenti di circolo un elmo avente un leone nascente per cimiero e PRINCEPS . ACHAIE . EC. Essa è il fiorino d’oro di piccol peso coniato da Ludovico di Savoia Acaia anteriormente al 1418, e descritto in una tariffa francese del detto secolo così1: Florins del prince de pinajriol que liegon LVDOVICVS, et son ai tals coma vezes duna part et dautra, et peson 11 d. 111 g., an de tara ixit de siment 111 g.

La terza (T. VI, N° 65) è uguale alla precedente in tutto, fuorchè, essendo di altro conio, vi si è ommesso l’ornamento attorno al campo del rovescio; la stessa pure ne è la legge.

La quarta (T. VI, N° 66) battuta da Ludovico II di Savoia, signore di Vaud, ha da una parte chiusa fra quattro gran segmenti di circolo ed accostata da quattro rosette una grande L, con attorno il tutto LVDOVIC . SABAVDIA ., e dall’altra, in una cornice formata di tre frazioni di circolo separate da tre angoli acuti, uno scudo appuntato colla croce caricala di bastone in banda, e sormontato da una rosetta; in giro poi leggesi il titolo della sua signoria, cioè DOMINVS . VAVDI. Questo pezzo è un bianco fatto ad imitazione di altro consimile del conte Amedeo VI2.

La quinta (T. VI, N° 67), che serve a provare quanto dissi come i varii discendenti di Aleramo, vedendo che Teodoro I marchese di Monferrato apriva una sua zecca in Chivasso, credendo di avere uguale diritto, coniando subito moneta propria le sue imitarono, ed appunto questa, della quale ora do il disegno, è un matapane di Oddone del Carretto marchese di Cortemiglia, simile a quelli nel tipo c vario solamente nella leggenda, che invece di Theodorus ha accanto alla figura in piedi che riceve la bandiera ODONVS, e contro l’asta disposte verticalmente le lettere MCH per Marchio; contro il santo poi, dove nel monferrino leggesi S. Martinus, nel nostro evvi S. MICAEL. Nel rovescio non vedesi varietà alcuna dagli altri, essendo tutti contraffazioni del veneto.

Prima di por termine a queste poche linee parmi non sarà discaro

  1. Idem Tom I, pag. 370.
  2. Idem. Tom. II, tav IV. N° 8.