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principali dell’anno — Genova Franchelli. — Un Gian Battista lasciò Fiori spirituali stampati in Genova dal Pavoni.

Trattarono argomenti teologici: Agostino che tradusse L’ebraismo convinto dei propri errori. – Opera di Samuele Rabbino –, e la stampò il Franchelli in Genova; Basilio Domenicano, che il Soprani loda qual soggetto di gran sapere il quale scrisse un Opuscolo dei luoghi comuni di teologia; un Trattato della Santissima Trinità, ed un grosso volume di prediche. Vengono anche ricordati alcuni suoi opuscoli di matematica, altri di astrologia e vari trattati della creazione, della grazia, dell’incarnazione, e diverse annotazioni a S. Tommaso. Egli fioriva verso il 1627, ed il Cardinale D’Este il tenne per teologo.

Giulio Cardinale e Arcivescovo di Lucca scrisse una lettera agli oriundi di Lucca stanziati in Ginevra, nella quale tenta di richiamarli alla fede dei loro padri.

Lunga è la serie degli Spinola, che amarono la poesia. Agostino è dal P. Spotorno, nel Volume V pag. 76, ricordato come Accademico della Crusca. Le poesie di lui vennero pubblicate in Genova dalla Stamperia Gesiniana. Quell’Alessandro, che lodammo nel capitolo 2. come valoroso guerriero, e ch’ebbe quindi il soprannome di capitano, coltivò la poesia e lasciò diverse rime, che trovansi nella Raccolta pubblicata dal Bellone in Genova nel 1570 in 16, e nell’altra che pur vide la luce in Genova nel 1573. Egli è assai lodato dal Mireo, dal Giustiniani, dal Soprani. Andrea gesuita, dal Giustiniani vien ricordato quale scrittore di versi latini.

Benedetta figlia di Alfonso savonese Marchese di Garresio sposò nel 1584 Gian Battista di Savoia Signore di