Pagina:Monete e medaglie degli Spinola.djvu/77

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Fra le prime compagne della venerabile Maria Vittoria Strata va annoverata Chiara Spinola, che col consiglio molto aiutò quella penitente istitutrice delle Turchine, e colle sostanze le fornì mezzi a fabbricare il Monastero dell’Annunziata. Ed opera di un’altra Spinola, di Maria Deodata, è l’altro Monastero della stessa religiosa famiglia, l’Incarnazione: ed ella anche il primo ampliò e giovò assai.

Già indicai molte delle cappelle fondate dagli Spinola nelle diverse chiese di Genova e dei dintorni, e moltissime potrei ancora rammentarne, se altre testimonianze occorressero a provare la loro religione e pietà1. Che se allontanandoci per poco dalla città volessimo rivolgere gli sguardi alle due Riviere, alla Liguria settentrionale, e a quella parte del Monferrato, ove fur già molti feudi di questa illustre prosapia, non troveremmo chiesa, non pio istituto, non opera di beneficenza che non sia stata da loro eretta, o dotata con munificenza, o ampliata2.

Il poco che ho detto sia saggio del molto che potrebbe

  1. Ricorderò solo che quattro cappelle eglino eressero in S. Caterina, due in S. Francesco di Castelletto, chiese or distrutte; tre in S. Ambrogio, una all’Annunziata del Guastato, ed una in S. Maria di Castello, ed inviterò il lettore a scorrere le opere manoscritte dello Schiaffino, del Giscardi, del Perasso e del Paganetto, e le stampate degli egregi Alizeri e Banchero ove ad ogni pagina è attestata la religione di questa famiglia.
  2. Fra i molti esempi recherò quello del Borgo dei Fornari, Pieve presso Busalla, luogo per mille ragioni a me carissimo, già parte della Contea di Ronco propria degli Spinola, che oltre la parrocchia da loro dotata e molte opere pie, vi fondarono un ospedale capace di buon numero di letti, e gli assegnarono per mantenimento più di cento mila lire di capitale.