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rivela innanzi al Giustiziere di Abruzzo, Guglielmo di Brunello; vi comparvero, fra gli altri, alcuni Acquaviva per Forcella; Mainaro di Acquaviva e Gentile suo fratello; Guglielmo predetto; Sansone e Rinaldo per Acquaviva, Rapino e Pizzo inferiore; Minieri e Gentile per Colle Ombrello; Guglielmo per Cerbiforco; Bartolomeo per Tizzanno; Ruggieri di Berardo pel Castello di Mucchio 1. Qualcuna delle tante diramazioni degli Acquaviva è molto antica nelle Provincie Abruzzesi, come si argomenta da carte e Diplomi esistenti nel R. Archivio 2, e da altri documenti ricordati dal Brunetti, dal Muzii e dal Palma; e finalmente da alcuni registri de’ morti, segnati nel Necrologio della Cattedrale di Teramo, riportati dal Muzii nella sua Istoria ms. in cui si legge la morte di Corrado Acquaviva avvenuta nel 1321, di Rinaldo Acquaviva, Vescovo di Teramo nel 1314, di Francesco di Acquaviva nel 19 novembre 1338, di Pietro Acquaviva nel 1335; etc.

Fra i molti rami ne' quali si divise questa famiglia, due lasciarono di sè non cancellabili ricordi nella nostra storia :i Conti di S. Valentino, discendenti di Rainaldo Acquaviva, e l’altro de’Duchi di Atri e Conti di S. Flaviano, discendenti da Mat-

  1. Di Riccardo e di Giorgio Acquaviva,troviamo questi ricordi nei Registri Angioini, che per non essere stati pubblicati dagli Scrittori putrii, qui trascriviamo: Re Carlo dà il suo assenso per il matrimonio tra Giacoma de’Pizzi e il milite Riccardo d’Acquaviva, regio famigliare. E poiché la detta Giacoma è vedova di Berardo di Rayan, già suo Vicario a Roma, così a norma delle consuetudini del Regno, che stabiliscono quod mulier aliqua, postquam ad secunda vota devenerit, Baliatum filiorum ejus quos ex primo viro subnepit gerat in antea, delega il baliato de’ figliuoli del defunto de Rayan al secreto e maestro procuratore di Abruzzo. E nello stesso tempo dà il suo assenso per l’altro matrimonio di Petruccio figliuolo di detto Riccardo d’Acquaviva con Margarita figliuola della suddetta Giacoma e del defunto Rayan (Sabato l6 X.bre — Reg.1269 D, n. 6, fol. 59) Lo stesso Riccardo viene de Carlo d’Angiò creato capitan generale a guerra del Giustizierato di Calabria, esonerandone Tommaso Sanseverino a causa d’infermità con diploma datato da Brindisi, Sabato 2 Sett. 13 Indizione. (Reg. 1283 A, n. 45, fol. 163). Fu giustiziere di Terra d’Otranto nel 16 Dicembre 1284, e ne è esonerato il 12 Aprile dello stesso anno (Reg. 1234 A, n. 47, fol. 19. Acquaviva Giorgio sta al campo contro la Città di Napoli insieme al Re Alfonso con 200 sue lance. (Dalle notizie di Minieri - Riccio estratte da’ fascicoli, che in 13 fasci sono riposti nella Sala Diplomatica di S. Severino) fol. 139 e 40; fol. 71, t.
  2. Ex reg. Reg. Arch. an. 1272. an. 1303.