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CAPITOLO I.
Teramo e la sua Cattedrale.
Interamnia, così detta perchè situata tra i due fiumi, Batino ed Albulata, fu città famosa nell’antichità, e più volte viene con onore ricordata da Tito Livio1, Silio Italico2, Tolomeo3, Plinio4, Polibio, Frontino5 e dalla Tavola Peutingeriana. Fu capitale de’ Pretuziani, Interamnia Praetutianorum, come ne rendono testimonianza un testo di Frontino, ed una iscrizione trovata a Giulianova, dottamente illustrata da B. Borghese e dallo storico aprutino Nicola Palma6. Nell’anno di R. 485 o 486, Interamnia, da metropoli della regione Pretuziana7, divenne Municipio Romano, e fu quando il Console Sempronio Sofo conquistò il Piceno, alla sorte del quale il Pretuzio venne avvinto: tre anni dopo, 489,
- ↑ Lib. XXII, Capit. 6. Lib. XXVII, Cap. 35
- ↑ Lib. 15.
- ↑ Geog. lib. 3. tab. 6.
- ↑ Lib. XIV. Cap. 5 e 7.
- ↑ De Coloniis.
- ↑ L’iscrizione si conservava presso il compianto Conte di Conversano. È un importante e pregiato monumento epigrafico, che tanto interessa la storia patria.
- ↑ V. Micali e Bossi. C. Pellegrini in Auct. ad Ostiens. lib. IV, cap. XXII: etc.