Pagina:Moore - Il profeta velato, Torino, 1838.djvu/96

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La vendetta s’adempia, a lor non cale
135Per chi s’ impugni o per qual causa il brando.
     Tale una fiera e di diverse genti
Oste raccolta all’aure iva spiegando
Suoi vessilli dipinti a color mille
Sparsa intorno al profeta, ed ogni sguardo
140A quel velo splendente, ovunque ei mova,
Stassi rivolto, e lo contempla e guata
Siccome faro tra la notte oscura
Della battaglia, o come iride accesa
Sopra il lor campo, la cui pioggia è sangue.
     145Era due volte in mar caduto il sole
Dacchè fra loro accesa era la zuffa,
E in fiera mischia tuttavia pugnanti
Li trovò quando surse; un caldo e grave
Si solleva frattanto atro vapore
150Da quei fiumi di sangue e par l’ardente
Nebuloso coperchio onde si vela
Là nel rosso deserto il cielo irato
Quando il turbo s’infuria e di spavento
Stringe agli incauti vïandanti il core.
155«Battaglieri di Dio!» grida il califfo:
«Siate valenti! — Per chi vive, il trono!
Ma per chi cade combattendo, il cielo!»
«Valorosi guerrier!» Mokanna esclama: