Pagina:Moore - Il profeta velato, Torino, 1838.djvu/97

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«Vendicate il passato ora col sangue
160E d’Eblisse sia preda il vil che fugge!»
Or la zuffa è più fera; or si decide
La sorte della pugna; — impeto ei fanno —
Si scontrano le spade — odesi il cozzo
De’ ferri fulminanti — Ah! del califfo
165Danno addietro le schiere isgominate!
Mokanna istesso a lor strappa di mano
La nera insegna e già dell’orïente
L’imperïal diadema era vicino
Sul suo capo a passar — quando improvviso
170S’intende un grido ed una mano amica
I fuggenti rattiene — ei voltan fronte —
Ricompongon le file — ed un guerriero
Condottier li precede impetüoso
E audace, quasi spargere dovesse
175Mille vite dal seno, egli s’avventa
In mezzo all’irrüente oste nemica.
Piegâr dinanzi a lui quell’infinite
Squadre d’armati, e tuttavia più fero
Ei le incalza e le sperde, e ridestando
180La speranza e il valor ne’ suoi seguaci,
Apre, ovunque si volge, ampio sentiero
Colla sua spada, e la vittoria il segue.
Mokanna invan tra le fuggenti torme