Pagina:Morselli - L'uccisione pietosa (L'eutanasia), Torino, Bocca, 1928.djvu/276

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narcotiche onde farlo passare “dolcemente„ dal sonno alla morte. Su quest’ultimo punto la Sacra Scrittura, come vedemmo, parla ai fedeli in senso ben diverso.

Ma guardiamo pure la tesi dal punto di vista esclusivamente etico o sociale. Si è detto: — la Eutanasia più che da riforme legislative imposte, dipenderà dai costumi, dalla opinione pubblica, da nuovi sentimenti sociali; come si è arrivati a tanti mutamenti nei nostri modi di vivere, di condurci, di considerare i rapporti fra i cittadini, fra i cittadini e i Poteri statali, fra gli Stati e le Nazioni, così avverrà dell’attuale “pregiudizio„ che si debba lasciar soffrire senza speranza, vivere senza utilità collettiva, esistere senza finalità alcuna. L’“idea„ della eutanasia è apparsa, dapprima, quasi timidamente, nelle speculazioni dei filosofi, ma sta facendo la sua strada fra il pubblico, che non se ne mostra stupito nè offeso; e come “usanza„, l’eutanasia, che si trova presso molti popoli antichi e moderni, non sempre incivili, anzi diggià inciviliti, a sua volta si estenderà e col tempo diventerà forse universale.

Si può rispondere considerando la cosa nei riguardi del sentimento di solidarietà e mutuo rispetto che si è sviluppato fra gli Uomini. Questo sentimento comincia dalla famiglia, di cui è dubbio se la pratica dell’“omicidio