Pagina:Mossi - Breve descrizione dell'aquisto di Terra Santa, 1601.djvu/15

Da Wikisource.

Di Terra Santa. 7

[versione diplomatica]


da eſſo la ſalute dell'anime noſtre, che poſſiamo noi far meglio, per ottener tal gratia, che farli ſacrificio di noi, & delle noſtre facultà? Et perche tal coſa habbia effetto; vinca la virilità la viltà, la liberalità l'auaritia, la Caſtità la laſciuia, & la virtù il vitio. Ma che mi vò io diffondendo nel parlare, ſe già vi veggio dipinta in fronte l'imagine dell'impreſa? Con queſte, & con molt'altre coſe diede fine al ſuo ragionamēto. All'hora i Padri ſoprafatti dalle ragioni: moſsi da l'eloquentia del dire. vinti da cauſa ſi pietoſa; non tanto per debito del loro Vfitio, quanto per volontà propria, gl'offeriſcano per tal'effetto nō ſolo di loro, ma di tutto quello, che poteſſi dependere da loro, la uita, & le facultà, et egli viſto la lor gran prontezza, preſe del fatto buoniſſima ſperanza, & già che con buon principio fu finita la prima Seſſione, ſi diede mano a la ſecōda. doue il Papa per eſſerui al prefinito di molti Principi comparſi molti perſonaggi, & Ambaſciadori, non volſe, che ſi eſcludeſſi alcuno, ma che tutti vi interueniſſero. Et perche queſta impreſa fuſſi abbracciata vniuerſalmente con affetto, fece leggere le lettere del Patriarca, & ſupplire a Pietro in voce. Doppo diſſe loro. O figliuoli, & fratelli in Chriſto, Voi ſentite gl'Ambaſciadori d'vna Città Santa, che vi domanda aiuto della guerra, che gli è fatta loro da figliuoli del Diauolo. Hora il darglielo non tocca più all'Oriente, che all'Occidente, che al reſto del mondo ma a tutto il criſtianeſimo, perciòche quello, che ſi perde quiui, è rouina, & vergogna noſtra. O quanto è laido il vituperio, che eſſendo noi più potenti di lo-


[versione critica]


da esso la salute dell'anime nostre, che possiamo noi far meglio, per ottener tal gratia, che farli sacrificio di noi, et delle nostre facultà? Et perche tal cosa habbia effetto; vinca la virilità la viltà, la liberalità l'avaritia, la Castità la lascivia, et la virtù il vitio. Ma che mi vò io diffondendo nel parlare, se già vi veggio dipinta in fronte l'imagine dell'impresa? Con queste, et con molt'altre cose diede fine al suo ragionamento. All'hora i Padri soprafatti dalle ragioni: mossi da l'eloquentia del dire. vinti da causa si pietosa; non tanto per debito del loro Vfitio, quanto per volontà propria, gl'offeriscano per tal'effetto non solo di loro, ma di tutto quello, che potessi dependere da loro, la vita, et le facultà, et egli visto la lor gran prontezza, prese del fatto buonissima speranza, et già che con buon principio fu finita la prima Sessione, si diede mano a la seconda. dove il Papa per esservi al prefinito di molti Principi comparsi molti personaggi, et Ambasciadori, non volse, che si escludessi alcuno, ma che tutti vi intervenissero. Et perche questa impresa fussi abbracciata universalmente con affetto, fece leggere le lettere del Patriarca, et supplire a Pietro in voce. Doppo disse loro. O figliuoli, et fratelli in Christo, Voi sentite gl'Ambasciadori d'una Città Santa, che vi domanda aiuto della guerra, che gli è fatta loro da figliuoli del Diavolo. Hora il darglielo non tocca più all'Oriente, che all'Occidente, che al resto del mondo ma a tutto il cristianesimo, perciòche quello, che si perde quivi, è rovina, et vergogna nostra. O quanto è laido il vituperio, che essendo noi più potenti di lo-


ro, con