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118 Il Cristianesimo Felice

amorevolmente vivono tra loro, quasi Fratelli, mai non vi succedono omicidi, e quasi mai risse e discordie. Rare son le liti civili, e queste su due piedi vengono terminate incontanente, da i Giudici deputati. Al Povero ognun fa a gara per soccorerlo, e vi son fondi del Comune destinati al sussidio de’ bisognosi. Quel che é più, se ad una Riduzione non han corrisposto i Seminati, ovvero se sono accadute altre pubbliche disgrazie, non permettono l’ altre, che quél Popolo patifca1 fame ; e però cadauna contribuisce una parte de' proprj raccolti badante all’ altrui bisogno e ciò lenza alcun prezzo . Maggiórmente poi fi ftende la lor Carità verfo gl’ Idolatri per tirarli1 alà tonofcenza del vero Dìo, e alla Fede di Gesù Crifto « Non c’ è affronto o. ftrapazzo , che npn Sopportino volentieri , quando fi tratta di convertir qualche Gentile, E quando, fe ne riduce alcuno, il ricevono con allegria nella propria Riduzione; e per Barbaro che fi», gli/Fanno mille carezze ; I’ 3000001300- pelle lor cafe , fecondochè ordina il Miffìonario ; il foftentano, il veftonò, il regalano di qilel poco che hanno, gl’ infegnanO Ja Dottrina Criftiana, e le Orazioni . Io Somma par loro d’avere acquiftatoun proprio lor figliuolo, allorché uno viene ad abbracciar la Santa Religione . Già altrove s’ è accennato , con quanto fervore anch’ eflì vadano in compagnia de’ Miffionarj , o de i Caciqui , in traccia de’ Barbari Indiani per guadagnarli , esponendoli génetofamènte alle fatiche de* viaggi , » i patimenti della fame , à i pericoli della vita per dilatare il Regno dì Crifto. Altri poi fi dedicano a insegnate la lor. Lingua a i Miffionarj , che foprtvengono di fiUoVo / con affettò e pazienza incredibile , Senza antiojarli mai, che fi diman- I