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120 Il Cristianesimo Felice

no ; indi col recitare il Rosario s'impiega, il resto del tempo fino alla sera. La mattina della Festa avanti giorno col suono solenne delle campane si sveglia il Popolo, e terminate le Confessioni, si cantano alcune Orazioni, finchè sia raunata tutta la gente, che dee ascoltare la Messa. Succede la Predica, o il Sermone secondo il Mistero o Santo, che corre. Terminata la Messa, si licenzia il Popolo, restando solo chi si è comunicato a fare il ringraziamento , non cessando intanto, finchè vi è gente in Chiesa , il Coro di cantare , per accrescere la divozione . Per la Feda poi del _ Corpus Domini aggiugne il Popolo quel maggiore ornamento che può alla Chiefa, alla Piazza, e alle ftrade , per dove ha da pafiare la Proceffioné, aggradando tutto con incredibil vaghezza e proprietà . Ancorché per la loro povertà .non unno apparati fe non villarecci, contuttociò li difpongono con tal ordine, varietà, e proporzione , che anche in Europa cagionerebbono meraviglia, forfè non inferiore a quella, che efigono le poltre tapezaerie, pitture, ed argenti. Formano Archi ■ di legno , larghi quanto è la ftrada , e. gli alzano in di- danza di tanti paffi l’uno dall’altro ; e difpofti che fieno^ tutti colla dovuta proporzióne li vedono di rami d’alberi i più fronzuti , intrecciati di quante fòrte, di fiori'può dare il paefe in quella ftagione. Altri fi occupano a pefcare in que’vadimoni Fiumi i.Pelei di maggiore dima; ed altri in far. caccia di Selvatici più fa pori ti ; i quali tutti fi appendono a gli Archi con ag- giugnervi àncora Polli, ColombiPavoni ec. la provvifion.de’ quali ultimi dà tutta a fcaricodé’ Cacìqui. Ma fopra tutto proccurano di prendere vivi quanti .poffono Uccelli de’più vaghi -e vi- ftofi,