Pagina:Muratori-Cristianesimo Felice-vol 1-1752.djvu/160

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fehza fineftre, è còlla fola porta , per cui eattó il lume, edefce il molto ' fumocagionato dal continuo fnocb, oche fra. atcefo • nel: meftzo , Le legna ‘da ’Bruciarealtro non codiano •, che la fatica di andarle a tagliare à i bofehi» del“Comene, ‘« 'dì recartele a cafa. In etta Cafa ‘ o Camera dormono fopra certeireti, che chiamano A- 'maebe; e qnetto è Pubico lettocene tifano, ef- lendoeffe attaccate ad :«km iti pali, che aqiiefto effetto tengonb ivi Hall’una partè e dall’altra . Levandoli la mattina , raccolgono le réti, falciandole pèndenti aid uh paio a guifa di fcraga- coi : con che vengono a tenere drfimbrogliata, e fenza letti la càia;, la «quale benché di una fola “ca mera, è ‘baftanteper loro . Im perciocché appoggiate alle pareti Hanno le- lor pòcherarabac- ■coìe, e il fuoco fi : Fa: nelmekzo, lèdendo faflì in terra intorno al medefimo, Saldandoli, e facendo nello fteffb tempo la'cucina , e la tavola •. 'La lor .forma di federe è còlle gambe, ’iaeròcic- ch'iàteuin ierria , come ancor .s' vcfa da tanti altri Popoli sdell’ Afia, e da’Tòrchi ftéffi , di modo che hanno.fempre ih pronto le fddie , lènza che 'nè pur.,«nelle imbroglino: loto la cafa , In fom- rira quella buona, gente va efente• dalla pafiìone ‘d’aver mobili, che.imbarazzino la cafeye contenti di quel Tolo che è neceffario , non» turbano la Jor tranquillità! co -i defiderj dei fupér-

  • floó‘.: ,

Afiaiffnno pòi ferire, a" confermar -.fa' pòce , •amili à-,«ed unione fra que’Pòpoli, l’effetteglino ••pritvfod'oré, d’argento,-enfi danaro : idolivdeiP umana cupidigia in alm paefi ; e fomenti di mille Cure, iniquità, eliti. In quelle- Provincie non fi’ tcaova lotta alcuna» di 'metallo, o almen finora niimo ha tentato di fcoprwe, fe le ' ipon-