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e che nìuno ofaffe di moleftare i facri lor Pallori: con che finì-tutta la commofla burrafca„ Quello, che abbia da effere ne’ tempi avvenire, Ha blamente fcritto in un Libro!, in ' cui ni uno di noi fa leggere. Egli è nondimeno da pera- re nella protezion di Dio, che non abbia mai da avere tanta forza l’ingordigia umana, che arrivi ad indebolire l’innato zelo de’Cattolici Monarchi per l’aumento della Religione di Crifto , a cui con taote fatiche finora s’è applicata in quelle parti, e tuttavia indefeffamente fi applica la Compagnia di Gesù, fenza rifparmiar’ alle occorrenze il fangue nell’efercizio di tanta Carità.


CAPITOLO XXIII.


Del merito de i Missionarj scelti da Dio pel Paraguai.


P

Oco fa abbiano rammentato, e di fopra abbiamo anche diffida mente narrato , quali e

quante fieno le Apoftoliche fatiche de’ PP. ^della Compagnia di Gesù nelle Miffioni del Para- guai; ma non abbiano detto fin quando comincino quefte fatiche per fervigio , di Dio , e bene del Profilino. Certo è, che considerando tuttala ferie de’beni, che abbandona ip Eùropa , e de’ travagli, a’quali fi efpone un Religiofo Europeo in eleggendo di pattare a quelle Miffioni , non fi può dire quanto quelli dia a conofcere d’aver radicato in fuo cuore un gagliardo Arno* re dì Diq e del Profilino, cioè la principal Virtù dell’Uomo Criftiano, e che nobil facri tìzio disè fletto egli faccia a Dio nell’ imprendere quella carriera. Potrebbe effere, che in cuore, di taluno de’Mifiìonarj, deftinati a feminar la fede diGe- Tarte I. O sù