Pagina:Muratori-Cristianesimo Felice-vol 1-1752.djvu/235

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fuo grande Antico-, quel giorno òhe vi furono quei quattro Padri , feppe da etti che in quella Miffione venivano ancora quattro Padri Italiani . Perlocchè tutto-allegro finito il pranfo fi porrò fubito al Forte,'dove avevamo difimbarcato. Incredibili furono le moftre di giubilo ed allegrezza, che diede in vederci ; molto più poi quando intefe, effere nói di Ravenna, Rimini , Mantova, e Modena, paefi tutti da lui ben conofciu- ti, quando dubitava , che foflìroo delle provincie di Napoli, o di Sicilia. Il primo , in cui sf incontrò, fui io, che ricevei i primi complimenti ed abbracci , poi il Padre Rafponi , indi gli- altri due . Ma le principali carezze- le ricevette il Padre Rafponi a cagion della conofcenza ed1 amicizia ftrettiflìma, che quello Signore avea tenuta m Italia col Cavaiier di Malta Orazio Rafponi , Fratello o Cugino del Padre. Poi fi volto fubito a me, che chiamava fuo paefano , da che feppe, eh* io era Modenefe ; e domandandogli io, di che paefe era, egli mirifpofe, cheera. Bolognefe; e che effondo Modena e Bologna dittanti fol fette leghe ( qui fette leghe nonficon- fiderano più che fe foflèro fette patti ) perciò eravanfo paefani . E qui lafciato da parte lo, Spagnuolo, e il Tofcano, cominciò a parlar Bolognefe così tiretto, e con tutta quella lepidezza, che è propria della Nazione , che erano forzati a ridere gli fletti Padri Spagnuoli , e Tedefchi , benché non iniendefiero sillaba del lignificato . Immaginatevi, mo , come davamo noi Italiani, che non ci faremmo mai figurati d’incontrare in Teneri ffe un Bolognefe, e un Bolognefe de i più guftofi, che fi pottanò trovare nella fletta Bologna . Egli a tutti i patti ci volle a definare il 'giorno feguente a cala (ha ; il che ottenne fa-